sabato 30 agosto 2014

Fiori & Finestre

L'accostamento fra costruito e naturale è uno degli elementi di maggior soddisfazione per chi ama abbellire i propri spazi. Le piante e i fiori ben assortiti rendono più gradevole qualsiasi elemento. Vasi, fioriere, serramenti e inferriate migliorano il loro aspetto estetico se tutti i particolari si armonizzano gradevolmente fra loro. Anche l'uso di materiali naturali e/o poveri accentua la bellezza della natura enfatizzandola in modo significativo.

 











 

giovedì 28 agosto 2014

Fiori & Balconi

Ciò che apprezzo in modo particolare nei paesi  del Tirolo e, più in generale, di montagna, è la cura che tutti hanno nell'abbellire esternamente la propria abitazione e lo spazio ad essa antistante. Pare quasi sia stata innescata una gara virtuosa in cui ciascuno lavora non solo per il proprio benessere, ma anche per quello degli altri. Vivere nel bello dovrebbe essere un diritto/dovere inalienabile, qualcosa per cui lavorare con passione. Purtroppo questo piccolo/grande segno di civiltà manca in molti luoghi e ci condanna ad una vita con scarse soddisfazioni visive. Non è solo una questione di denaro, ma soprattutto di educazione visiva carente, di scarso senso civico. Abbellire le case all'interno e trascurare gli esterni non è un bel biglietto da visita. A volte, potrebbe bastare un fiore (o una fioriera).
 







 
 

martedì 26 agosto 2014

L'opera d'arte e la sua copia

Qual'è la differenza fra l'opera d'arte e la sua copia?
E' sempre necessario essere un grande falsario per riprodurre arte o è sufficiente essere un buon bricoleur o un meccanico?
Gli esempi che seguono sono tutte opere universalmente acclamate ma, mentre per realizzare la Gioconda serve quantomeno un'ottima manualità, per l' "orinatoio"servono talenti nettamente inferiori e anche "ruota di bicicletta" non sembra poi impossibile da realizzare per un profano, anzi, se una di queste due opere dovesse andare distrutta (come pare sia effettivamente avvenuto), non sarebbe eccessivamente problematico sostituirla con una copia. La Gioconda invece non è sostituibile, però da questo confronto emerge che il virtuosismo tecnico non è una condizione necessaria o/o sufficiente per creare/produrre arte.
Quindi qual'è l'ingrediente essenziale, quello che differenzia l'originale dalla sua copia perfetta?
Leonardo, La Gioconda, iniziata 1503-1506 e ripresa nel 1513-1515
Marcel Duchamp,Fontana, 1916
 
Marcel Duchamp,Ruota di bicicletta, da un originale perduto del 1913
 
René Magritte, L'uso della parola I,1928-1929
  

sabato 23 agosto 2014

Perché certe cose sono opere d'arte?

Sapere cos'è un'opera d'arte è estremamente difficile, il significato e le caratteristiche di questi oggetti sono sfuggenti, non catalogabili in tipologie definite.
Certamente un legame fra gli stessi deve esistere, anche se i nessi logici che li legano sono quantomai difficili da scoprire.
In un primo momento si potrebbe parlare di "bellezza", anche se questa categoria non è facilmente determinabile, spesso frutto di una valutazione soggettiva, spesso non condivisa/condivisibile.
Leonardo da Vinci


Lucio Fontana
 
Damien Hirst 
Ecco tre opere d'arte appartenenti ad epoche diverse.
La prima, è indiscutibilmente una delle opere più importanti e conosciute al mondo, è un olio su tela. La seconda è una tela bianca tagliata in più punti con un cutter affilato. Pur avendo il suo autore un nome nel firmamento dell'arte, non da tutti, universalmente, è considerata opera d'arte.
L'ultima consiste in un pesce conservato in formalina, valutato oltre due milioni di dollari.
Il danaro, il valore, il costo, sono indicativi dell'opera d'arte?


venerdì 8 agosto 2014

Il verde di Roma

Nel centro di Roma è possibile osservare lampi di verde e di colore che illuminano le facciate severe dei palazzi storici.
Piccoli spazi verdi, fontane, alberi e rampicanti..







 

 




 

 

sabato 2 agosto 2014

I luoghi del vino

La visita alla cantina Ricchi di  Monzanbano e alla Mostra dei vini passiti e da meditazione di Volta Mantovana ha mostrato luoghi gradevoli e ricchi di charme. In particolare i giardini di Palazzo Gonzaga (sede della Mostra), sono uno spazio ampio e rilassante, da percorrere soli o in compagnia (comunque un buon bicchiere di vino aiuta....).
Il palazzo venne edificato per volere di Ludovico Gonzaga e della moglie Barbara di Brandeburgo intorno alla metà del 1400. Era adibito a Villa di campagna, in quanto la corte gonzaghesca era itinerante e si spostava all'interno dei propri possedimenti per controllare le fonti di reddito della famiglia(soprattutto enfiteusi, agricoltura, allevamento).
Come la maggior parte delle dimore gonzaghesche, fu edificata sui resti di altri edifici e di fortificazioni dismesse. Negli anni venne ristrutturato più volte ed ampliato, nel 1980 il Comune ne fece la sede del Municipio.




 
Il paesaggio dei Colli Morenici tra Volta Mantovana e Monzambano


Uno scorcio del giardino all'italiana di Palazzo Gonzaga

Veduta dal giardino del paesaggio circostante
 
I giardini sono stati costruiti a partire dal 1500 sulle fosse del centro fortificato e integrati ed abbelliti dalla famiglia Guerrieri Gonzaga.

Interni  del Palazzo

 

Veduta del giardino dalla terrazza

Ulteriori informazioni: www.monzambanotourist.it
                 www.voltamn.it
                        www.cantinaricchi.it
                        www.vinipassiti.com


Palazzo Gonzaga è aperto al pubblico da lunedi a sabato dalle 9 alle 13
da aprile alla prima domenica di ottobre sabato e domenica dalle 15 alle 19