Nella scelta delle essenze e nello studio degli scorci, é senza dubbio un esempio per chiunque desideri introdurre charme nel proprio quotidiano.
Nel 1890, grazie all'aiuto del suo mercante d'arte Paul Durand-Ruel, poté acquistare la proprietà, nel 1893 poi poté aggiungere un'ulteriore appezzamento di terreno confinante con la sua creazione, già iniziata. Scelse di creare uno stagno chiedendo alle autorità di poter utilizzare le acque dell'Epte. Lo circondò di salici piangenti, iris, piante acquatiche e vi introdusse le celenerrime ninfee. Lo stagno divenne in seguito uno dei suoi soggetti preferiti, immortalato in un numero notevole di tele.
Il giardino di "terra e di acqua" venne arricchito nel tempo da piante raccolte dallo stesso Monet nel corso dei suoi viaggi.
In omaggio alla sua passione per le stampe giapponesi, realizzò il famoso ponte giapponese che nel 1918 fu letteralmente sommerso dalla profusione di fiori e piante.
Claude Monet, Le bassin aux nymphéas, olio su tela, 1917-1919 |
Claude Monet, Le pont Japanais, olio su tela, 1918 (particolare) |
Claude Monet, Les Roses, olio su tela, 1925-1926 (particolare) |
Clade Monet, L'allée des rosiers, Olio su tela, 1920-1922 (particolare) |
La casa di Giverny |
Una zona per la sosta e la conversazione |
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